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BESTIALI
23 Luglio 2022 - h 18:00 - 24 Luglio 2022 h
23:00
Piazza Leon Battista Alberti, MN
Sabato 23 e domenica 24 luglio | dalle 18 alle 20 e dalle 21 alle 23
Piazza Leon Battista Alberti, Mantova
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Nell’ambito del progetto, finanziato da Fondazione Cariverona, Teatro Magro propone una performance in centro storico, a Mantova, in collaborazione con il Comune di Mantova e con Cooperativa Alkémica. Un lavoro eclatante per sensibilizzare sempre di più la cittadinanza rispetto la questione climatica.
Un’enorme voliera con diversi performer-volatili, per una riflessione sulla biodiversità, e sul nostro rapporto con la natura.
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Una performance dove la natura appare come elemento eccentrico rispetto all’ambiente, mentre sempre di più natura e umanità dovrebbero tendere ad essere un concetto univoco e quasi sovrapponibile l’uno all’altro. Ecco che performer-animali abitano la città come fosse la loro natura, a riconnettere questi due elementi oggi così distanti. Ogni performer interpreta un esemplare di diversa provenienza e habitat, formando uno specimen fuori dal comune. Un patrimonio eterogeneo sempre più a rischio a causa delle sconsiderate azioni umane. Ecco perché la presa di coscienza deve farsi sempre più concreta, anche attraverso mezzi di esposizione artistica non convenzionale. Nell’ambito della performance, dalle 18, sarà possibile usufruire di una guida in barca a cura di Cooperativa Alkémica, su prenotazione.
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Tu dici: il reale, il mondo così com’è», «Ma il mondo non è, diventa! Si muove, cambia!…
Tu ti stai avvicinando a questa realtà quando dici come essa “si presenta”; il che significa
che non è lì, che esiste come un oggetto»
Un’arte che imiti la natura nel suo modo di operare, dove è il modo di operare, e non
l’esigenza della riproduzione, che governa il pensiero. Rappresentare il mondo senza la
mente o la mano.
Noi siamo «parte della natura» e dobbiamo imparare a esistere come la natura, a esistere
semplicemente, senza scopo.
Invito ad ascoltare come ascoltano gli uccelli – il che non significa tendere l’orecchio a ma,
involontariamente, sentir provenire da, come se ci trovassimo già immersi nella natura.
L’arte potrebbe ora semplicemente accadere, ma non ha nessun posto dove andare, e se
prova ad andare da qualche parte, tende a non andare dove vogliamo che vada, anzi, il
posto verso cui crede di essere diretta è sempre, precisamente, quello in cui non va e non
può andare – vale a dire, dietro alla natura.
Dal momento della sua creazione, un’opera d’arte ha elementi che appaiono naturali e
auto evidenti, tuttavia, questi elementi sono naturali soltanto come una «seconda natura»,
e la seconda natura, essendo il prodotto dell’arte, è ben differente dalla prima natura, che,
invece, è ritenuta il modello dell’opera, il suo tema o la sua fonte di ispirazione.
Due significati di “natura”: da un lato, l’opera d’arte possiede un’apparenza naturale, come
se fosse sorta in modo spontaneo, dall’altro lato, essa è stata naturalizzata, ossia è stata
resa simile alla natura attraverso l’imposizione di un certo ordine. Confondere la seconda
nozione con la prima, l’ordine con la spontaneità, significa stabilire un’identità, una
riduzione, una “fantasmagoria”
Se la bellezza o la verità devono ancora essere trovate, perché non cercare nei posti
nascosti da ciò che ora appare allo sguardo come un orrore?
Tutti ritengono bello il canto degli uccelli; non c’è persona capace di sentimenti e in cui
sopravviva un po’ di tradizione europea la quale non si commuova al canto di un merlo
dopo la pioggia.
Le melodie udite son dolci, ma quelle non udite sono più dolci; pertanto, continuate a
cantare.
I piccoli filosofi con le ali ci insegnano a rivalutare la curiosità come forza motrice della
creatività. Non si pongono, loro, come tanta filosofia «umana», il problema della felicità. La
vivono. Quando tutto va bene sono felici e basta.
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L’evento è ad ingresso gratuito.
Dettagli
1° replica
23 Luglio 2022 - h 18:00
2° replica
24 Luglio 2022 - h 23:00
Categoria
Performance
Luogo
Piazza Leon Battista Alberti, MN
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